In punta di luce

Scarpe gialle
Il mattino mi appariva raggiante di luce
sulle sue scarpe gialle.
Ormai la vita per me era un foglio bianco
fremente d’attese
su cui scarabocchiavo sorrisi.
Salivo e scendevo le scale a chiocciola dell’amore
per soffermarmi poi sul pianerottolo del tuo cuore.
Dalle labbra rosse del tempo piluccavo baci.
(Tratto dal libro)


Riflessione
E poi arrivano l’inverosimile, l’oltre, l’altrove,
l’incommensurabile.
Il dono impacchettato con fiocco rosso, pronto a essere
scartato.
Il dono che hai cercato in tutti i vicoli, gli androni, gli
occhi.
Avevi guardato dappertutto, frugato in tutti gli angoli,
scaraventato in aria vuoti e pieni d’essere.
Niente. Solo sfarfallii. Sfarfallii di sensi.
Barattoli vuoti e capelli da intrecciare.
Turbinii. Acqua che scorre.
Frenesie inutili.
All’improvviso
mani pieni d’amore pongono con garbo, con soave
delicatezza
un pacchetto per te, un dono inaspettato.
Da principio non ci credi, cerchi anzi di sviare
di allontanare da te lo stupore.
Ma fili di meraviglia ti avvolgono
t’incartano nella dolcezza di essenze
lungamente voluti:
agrumata d’artemisio e mirto
bacche di goji.
Respiri piano, misuri le parole, le voglie, i desideri.
Hai paura di rovinare tutto.
È ialino il miracolo, rosso fuoco, verdemare, azzurro.
È un momento
ma nessuno mi ha saputo donare questo momento prima
di te
una ventata di vita inaccessibile
di caldo tepore e generosità
di fibre d’eros e di complicità.
(Tratto dal libro)